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Il rapporto tra musulmani e cristiani è diventato quanto mai attuale e rende perciò necessario sia sul piano della fede sia su quello culturale e sociale conoscere i fondamenti teologici e morali dell'Islàm rispetto a quelli cristiani. In questa prospettiva il libro, oltre a richiamare le origini e le fonti dell'Islàm e a evidenziarne la comune radice ebraica con il Cristianesimo, confronta i principali temi teologici delle due religioni quali la concezione di Dio e dell'uomo, del bene e del male, del giudizio finale e del destino ultraterreno di ognuno, e le relative implicazioni morali sulla vita dei credenti e sulla società, quali la politica, la libertà religiosa, la guerra, il matrimonio e la famiglia, l'aborto e l'eutanasia, la fecondazione assistita, l'amore verso il prossimo e l'attenzione ai poveri. Pur nella diversità dei contenuti di fede e di morale si può riconoscere che Islàm e Cristianesimo sono più simili di quanto lo siano i valori della morale cristiana rispetto a quelli di una larga parte della cultura occidentale agnostica e secolarizzata, poiché comunque ebrei, cristiani e musulmani non credono in un Dio diverso, ma come afferma il Corano: "Il nostro Dio e il vostro Dio sono un solo Dio e noi gli siamo sottomessi".